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Dies Natalis

  • emanuelearonne
  • 16 apr 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 5 feb

Ormai si contano i giorni al prossimo 3 settembre, giorno nel quale assisteremo al trasporto della nuova macchina di S. Rosa, uscita vincente dall’ultimo concorso di progettazione e ideata dall’architetto viterbese Raffaele Ascenzi.

Voglio però ripercorrere la storia di questa vicenda dall’inizio.

La giunta Frontini si insediò a luglio 2022 ed assistemmo, novelli amministratori, al trasporto di Gloria pochi mesi dopo.

A quel punto si pose il problema del progetto della nuova macchina ma, vuoi per la bellezza di Gloria, vuoi per il repentino aumento dei costi delle materie prime e dell’energia dovute alla guerra in Ucraina e, soprattutto, perchè si voleva passare da un concorso di idee ad un concorso di progettazione, si decise di prorogare per un ulteriore anno la vecchia macchina e, contestualmente, far partire con un anno di anticipo il concorso.

Così fu fatto e nel 2023, sapendo che sarebbe passata di nuovo Gloria, si cominciò a pensare al nuovo bando che aveva scadenza 15 giugno 2023.

Fu quindi insediata una commissione di alto profilo, presieduta dell’arch. Loriana Vittori e con al suo interno, oltre alla Soprintendente arch. Margherita Eichberg, il presidente dell’Ordine degli Architetti, un rappresentante dell’Ordine degli Ingegneri ed il Presidente del Sodalizio dei Facchini.

Al termine dei lavori fu organizzato, nella sala d’Ercole del Comune, un primo evento nel quale fu annunciato il vincitore.

Ricordo perfettamente quel giorno e la tensione che si tagliava con il coltello, tensione raccontata perfettamente da uno scatto che mi ritrae con l’assessore Antoniozzi.

Vinse Dies Natalis, una macchina a dir poco folle.

Appena visto il progetto ci siamo tutti resi conto immediatamente che si trattava di qualcosa di rivoluzionario.

Una macchina in stile “Papini” rivisitata in chiave moderna e soprattutto delle dimensioni di una macchina moderna.

Inoltre, la scelta del posizionamento della santa, il racconto figurato della spiritualità della sua vita, la maestosità del complesso, sono tutti aspetti che pongono questa nuova macchina come elemento di rottura rispetto a quanto realizzato negli ultimi anni.

Con l’assessore Antoniozzi capimmo subito che questo progetto meritava di essere presentato alla città in modo diverso.

Ci attivammo quindi per realizzare un evento al teatro dell’Unione, evento che, manco a dirlo, andò sold-out immediatamente e nel quale fu proiettato il video che ripropongo.

Non mi dilungo oltre perchè credo che solo a valle del prossimo 3 settembre ci renderemo realmente conto della bellezza di quest’opera, un tributo assoluto alla santa ed alla città di Viterbo, degna erede di Gloria, una macchina che ci porterà dritti al prossimo Giubileo del 2025.

Ripropongo semplicemente il video che fu proiettato al teatro dell’Unione, credo che descrizione più bella non ci possa essere.

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